Con la fotografia di prodotto si intende progettare un momento: è uno stile che richiede conoscenza, spazi dedicati, attrezzature specifiche. Creatività e abilità tecniche si fondono per realizzare quello scatto perfetto che rappresenti l’essenza di un prodotto. Le immagini still life comunicano ai clienti e parlano il linguaggio dell’azienda committente: il fotografo è il canale di comunicazione tra questi due mondi.
La fotografia still life deve riprodurre la realtà, ma deve essere anche in grado di comunicare emozioni e promuovere un messaggio specifico. E proprio in base a quel messaggio va creata la fotografia giusta e richiesta, che descriva il prodotto in modo neutro o ne valorizzi un aspetto o caratteristica.
Lo scatto still life è tecnico, non coglie l’istante: va pensato, studiato e progettato, prima di essere realizzato. Nulla va lasciato al caso, dall’inquadratura al set fotografico, dalla luce all’attrezzatura più adatta con l’obiettivo di creare un’immagine innovativa che rappresenti il prodotto e ciò che l’azienda vuole esprimere con essa.
Si parte da un’impostazione basica / minimalista, dove l’oggetto cattura il massimo dell’attenzione, e viene fotografato su sfondo bianco o neutro in maniera fredda, quasi asettica, ma allo stesso tempo perfetta per mostrarne le forme, i colori e i dettagli. E’ il classico caso della fotografia di prodotto, dove l’oggetto viene fotografato per essere riprodotto in un catalogo (cartaceo o digitale) o per essere venduto in un sito e-commerce.
In questo tipo di impostazione l’illuminazione è morbida e avvolgente, per massimizzare la leggibilità del prodotto fotografato.
Il punto di ripresa è quasi sempre frontale con il piano pellicola parallelo al soggetto o leggermente rialzato.
E’ la forma di still life che più di ogni altra fa felice chi commissiona il servizio fotografico, ma anche la più complessa e costosa. L’ambientazione può avvenire in piccoli o grandi set fotografici, e più aumentano le dimensioni del set più crescono le variabili da controllare, i dettagli da gestire e l’illuminazione dell’intero set.
A mio avviso esistono due tipi di ambientazioni:
Le ambientazioni neutre, dove il prodotto viene fotografato all’interno di uno scenario ricostruito come meglio si può e come meglio il budget lo permette, utilizzando sfondi, locations e oggetti di contorno che si hanno a portata di mano e che possono adeguarsi a ciò che si sta fotografando.
Le ambientazioni ricreate su misura, dove il prodotto viene fotografato insieme ad altri oggetti, decorazioni e accessori perfettamente abbinati, anzi, scelti o acquistati appositamente per questo scopo.
La differenza che c’è tra un prodotto presentato da un brand importante e quello proposto da un produttore comune – anche a parità di qualità – è facilmente riscontrabile nei servizi fotografici che entrambi possono commissionare. Il produttore locale spesso si limita alla presentazione classica, o moderatamente ambientata, mentre il brand non potrà che scegliere soluzioni esteticamente più elaborate, fatte su misura.
Il passo successivo è una fotografia di still life più elaborata, dove l’oggetto è ancora fotografato al centro dell’inquadratura, sempre su sfondo neutro, ma il fotografo di still life inizia a concedersi alcune varianti sul tema:
L’oggetto da fotografare può essere posto su sfondo di colore diverso dal bianco, anche un colore forte che magari sia di colore complementare rispetto al colore dell’oggetto fotografato.
L’illuminazione può cambiare per creare effetti e contrasti particolari – anche a scapito della ridotta leggibilità di alcune parti del prodotto – ma soprattutto per esaltarne la personalità. Nel caso di oggetti in vetro o semitrasparenti, l’illuminazione può essere anche posizionata dietro l’oggetto affiché ne venga trafitto, per esaltarne le forme e i colori.
Il punto di ripresa può spostarsi liberamente, sui lati e verso l’alto, perché qui non conta più la resa fedele dell’oggetto fotografato ma l’idea che deve far nascere in colui che lo osserverà in foto.
Altro elemento determinante nello still life è la presenza o meno di personaggi che indossano o usano l’oggetto, o sono comunque presenti nello scatto. In tali circostanze la mobilitazione intorno al fotografo è massima, e non si può fare a meno di un truccatore, e spesso anche di uno stilista di scena che si occupi del corretto abbinamento degli abiti, degli oggetti di contorno, della location, affinché tutto sia una perfetta cornice del prodotto da fotografare e non un’accozzaglia di oggetti, magari anche di valore e di stile, che però non si armonizzano coerentemente tra loro.
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